L’inquinamento ambientale favorisce la carie
Secondo l’Indian Institute of Science Education di Calcutta esisterebbe una correlazione diretta tra inquinamento ambientale e malattie parodontali.
Le persone che vivono nelle grandi città sono sottoposte a livelli di inquinamento più elevati rispetto a chi vive in ambienti extraurbani. Le sostanze incriminate sono: anidride solforosa, acido cloridrico e acido solforico. Secondo gli studi effettuati, questi elementi presenti nell’aria si dissolverebbero nella saliva rendendola più acida.
Secondo l’European Associacion for Osseointegration, a Milano e a Roma i valori di alcune molecole acide
nell’aria sarebbero elevatissimi, nonostante tutti gli sforzi messi in atto per cercare di riportarli a livelli non
nocivi. Questo signifca che chi vive nelle grandi metropoli è maggiormente a rischio di sviluppare carie proprio perchè queste sostanze porterebbero la saliva avere un PH di 5.5 , presupposto essenziale per lo sviluppo delle patologie parodontali.
Per cercare di limitare i danni, ecco sei misure da porre in essere:
1) verificare che nel proprio comune di residenza vengano effettuati controlli sulla qualità dell’aria e
dell’acqua, prendendo visione dei dati pubblicati online e segnalando eventuali anomalie;
2) limitare il tempo passato fuori nelle giornate di maggior inquinamento e magari utilizzare una mascherina;
3) evitare l’abuso di fluoruri;
4) programmare controlli dentistici regolari sarà utile per valutare i danni, se necessario, si potranno
sostituire le vecchie otturazioni in amalgama con otturazione realizzate con materiali più moderni;
5) se i denti hanno subito danni estetici potranno essere riparati con faccette in porcellana o altre
procedure poco invasive;
6) se i denti risultano macchiati e ingialliti è consigliabile sottoporsi a sedute di igiene o trattamenti di sbiancamento.